Vai al contenuto

CONTROLLO DI GESTIONE: l’efficacia della combinazione di celle ad U

Negli articoli scorsi ho parlato dell’importanza di una eventuale riconversione del layout produttivo sotto forma di celle ad U e di come ciò migliorerebbe la produttività a seguito di tale cambiamento. Già, perché il ruolo del controller è, oltre che quello di analista, anche quello di figura volta alla ricerca delle soluzioni che possano migliorare la redditività aziendale. Una figura volta al ruolo di controller che si dedica solo alle analisi senza mai cercare le soluzioni ai mali che individua, si ridurrebbe a puro “voyeur” delle dinamiche aziendali e senza mai apportare nulla di concreto all’organizzazione che si trova a servire.

Tornando al nostro discorso abbiamo anche visto come si possa bilanciare proficuamente il personale all’interno della cella a seconda della richiesta di mercato. Così ad esempio si può passare da 12 operatori a 6 operatori agevolmente dentro una cella, ammortizzando le oscillazioni di domanda senza dover fare spostamenti fra i macchinari. Con questo articolo voglio invece mostrare come una singola cella ad U possa essere relazionata ad ulteriori celle ad U, creando una linea di celle ad U interconnesse fra loro (immagine sotto)

 

Come è possibile notare, nel momento in cui ci troviamo di fronte ad una linea formata da celle ad U, gli operatori possono agevolmente passare da un numero di 8 (layout sopra) a un numero di 6 (layout sotto), in quanto alcuni di essi possono essere impiegati al di fuori della propria cella e cioè presso una fase lavorativa attigua, coprendo le operazioni che in principio erano svolte da 8 operatori e che ora possono essere svolte da 6 operatori in totale (e impiegando i 2 operatori ora in eccesso in altre mansioni). 

È importante che alla base di questa attività di ripartizione delle operazioni ci sia un lavoro realizzato a priori, al fine di ottenere appunto la flessibilità produttiva richiesta che i giapponesi chiamano shojinka. Per arrivare a ciò è fondamentale che ogni operatore sia addestrato ad effettuare anche quelle operazioni che solitamente non esercita, tramite un piano di addestramento ben definito generalmente oggetto della skill matrix (ho trattato questo aspetto in un mio articolo precedente che potete trovare nel mio blog).

Il commercialista che vuole davvero implementare un corretto sistema di controllo di gestione in un’azienda, non può prescindere da questo genere di osservazioni al fine di ottenere il massimo risultato rispetto gli obiettivi prefissi. Noi ci rendiamo disponibili verso i professionisti tramite una nuova frontiera della formazione, per saperne di più clicca qui.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito è protetto da reCAPTCHA, ed è soggetto alla Privacy Policy e ai Termini di utilizzo di Google.

SCARICA IL NOSTRO EBOOK GRATUITO!

L’ebook gratuito sul controllo di gestione. Prelevalo ora gratuitamente, riempi i moduli sotto.

Open chat
Apri chat
Ciao
Come posso esserti utile?