Come da sempre ribadisco, il controllo di gestione non è solo l’analisi di bilancio, utilissima per individuare condizioni di criticità e, contestualmente, indispensabile per intercettare i primi segnali di crisi. Il controllo di gestione è anche e soprattutto sapere poi intervenire per poter “esorcizzare” un eventuale peggioramento delle condizioni di crisi. In questo modo è possibile ottemperare completamente all’art.2086 c.c. assetti organizzativi adeguati, sia in funzione dell’anticipo della crisi che in funzione della garanzia della continuità aziendale. In un corretto sistema di programmazione e controllo trova come naturale collocazione l’approccio lean, finalizzato appunto all’ottimizzazione delle risorse e all’eliminazione della cause che generano gli sprechi. In particolare in quest’articolo tratteremo i concetti giapponesi di muri e mura.
Con il termine muri si intende il sovraccarico delle persone e/o delle risorse più in generale. Il sovraccarico riferito alle persone può significare carichi da trasportare/spostare oltre i limiti consentiti, che alla lunga possono portare problemi di salute, quindi malattie e assenza dal lavoro per periodi anche lunghi. Il sovraccarico dei mezzi di produzione invece comporta generalmente guasti con periodi di inattività più o meno lunghi e con tutti i costi ad essi annessi. È certamente bene evitare continue sollecitazioni e puntare a implementare carichi di lavoro ottimali che alla lunga premiano certamente di più.
Con il termine mura si intende tutta quella serie di irregolarità non causate dalla fluttuazione della domanda, ma dal flusso legato al sistema produttivo del tipo: variabilità delle operazioni, variazioni delle operazioni legate ai carichi di lavoro ecc. che comportano sovraccarichi (muri) oppure periodi di scarico quali possono essere le attese (muda).
Prendiamo un esempio di mura, riferito al trasporto con un piccolo furgone che può trasportare (esemplificando) 3 quintali di merce. Ipotizziamo di dover trasportare 6 quintali in totale. Le opzioni possibili le possiamo osservare nella figura sotto:
• tre viaggi con differenti capacità di carico (3q-1q-2q) creano uno sbilanciamento (mura)
• un solo viaggio con i 6 quintali creano un sovraccarico (mura)
• tre viaggi con stessa capacità di carico ma non completa (2q-2q-2q) creano uno spreco di capacità di carico (muda)
• 2 viaggi al massimo della capacità di carico consentita creano una condizione ottimale
Il commercialista che vuole davvero implementare un corretto sistema di controllo di gestione in un’azienda, non può prescindere da questo genere di osservazioni al fine di ottenere il massimo risultato rispetto gli obiettivi prefissi. L’art. 2086 c.c. prevede, oltre che la possibilità di intercettare i primi segnali di crisi, anche la capacità di garantire la continuità aziendale. Tutto ciò non può prescindere dal sapere intervenire sotto i capannoni produttivi così da migliorare la redditività delle produzioni realizzate. Noi ci rendiamo disponibili verso i professionisti tramite una nuova frontiera della formazione, per saperne di più clicca qui.