Un indice dalla semplicità di calcolo estrema è il takt time. Il termine deriva dal tedesco e tack sta ad indicare ritmo. L’indice di dice quanti pezzi (o servizi erogati) devono essere prodotti in un determinato periodo. L’utilità è ravvisabile nell’ottenimento di un flusso produttivo teso, continuo e ben bilanciato rispetto le linee produttive.
Il takt time si esprime dunque con un numero e indica il tempo entro il quale una unità di prodotto dev’essere realizzata per soddisfare la domanda del cliente. La formula è la seguente
Takt time = tempo disponibile/ giorno
Richiesta cliente/giorno
Al numeratore si indica il tempo che si ha a disposizione nell’unità di tempo giorno (ad esempio 8 ore, piuttosto che due turni quindi 16 ore o 24 ore al massimo). Al denominatore si indica la domanda del cliente sempre nell’unità di tempo giorno.
Occorre dunque definire
- L’orizzonte temporale su cui si vuole calcolare il t.t (in genere un periodo prossimo non molto in avanti dal punto di vista temporale).
- Il volume di vendita previsto nel periodo
- Il tempo lavorativo netto a disposizione (meno le pause programmate)
Un semplice esempio ci chiarirà le idee:
Esigenze del cliente: 18.400 pz/ mese = 920 pezzi giorno
20 giorni/mese
Tempo disponibile (turno al netto delle pause es. 7 ore e 40 min.): 460 minuti/giorno * 60 sec.min = 27.600 sec./giorno
Takt time = tempo di produzione disponibile totale/giorno = 27.600 sec = 120 secondi a pezzo
Richiesta cliente/giorno 460 pezzi
L’equazione ci indica che ogni 120 secondi deve uscire un pezzo. Il t.t. non ha nulla a che vedere con il tempo ciclo relativo alla produzione di un qualsivoglia prodotto o semilavorato. Ci indica semplicemente quanti pezzi nell’arco della giornata devono uscire per soddisfare la domanda del cliente. È un indice tanto semplice quanto importante per poter bilanciare correttamente una linea produttiva (argomento che affronterò in un prossimo articolo).
Il controllo di gestione è fatto anche e soprattutto di questo genere di analisi. Analisi che non scaturiscono da dati prelevabili dai bilanci di esercizio, ma spesso e volentieri da dati di natura extracontabile. Il controller necessita di questi dati per garantire la continuità aziendale, senza di essi e basandosi solo sui bilanci, si garantisce solo la continuità nell’ indebitamento quale unica soluzione praticabile per tenere in vita quelle aziende in difficoltà.
Noi ci rendiamo disponibili verso i professionisti tramite una nuova frontiera della formazione, per saperne di più clicca qui.